Flacone da 200 ml
Composizione
Principio attivo: ambroxolo cloridrato 300 mg.
Eccipienti: Idrossietilcellulosa, sorbitolo soluzione 70%, glicerina, acido benzoico, aroma di lampone, propilenglicole, acido tartarico, acqua depurata.
Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmonari acute e croniche.
Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravi alterazioni epatiche e renali; controindicato nei bambini di eta’ inferiore ai 2 anni; l’assunzione del farmaco e’ controindicata in caso di rare patologie ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti.
Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica. Adulti: 10 ml 3 volte al giorno. Bambini da 2 a 5 anni: 3 ml 3 volte al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 3 ml 4 volte al giorno. Somministrabile a pazienti con diabete. Il farmaco puo’ essere assunto indipendentemente dai pasti. Nelle affezioni respiratorie acute, rivolgersi al medico se i sintomi non migliorano o peggiorano durante il trattamento con il medicinale.
L’ambroxolo cloridrato deve essere somministrato con cautela nei pazienti portatori di ulcera peptica. In pochissimi casi, contemporaneamente alla somministrazione di espettoranti quali l’ambroxolo, sono state osservate gravi lesioni della cute quali la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (NET). La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravita’ di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti. Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazienti potrebbero inizialmente avvertire dei sintomi non specifici simili a quelli dell’influenza, come per esempio febbre, brividi, rinite, tosse e mal di gola. A causa di questi sintomi fuorvianti e’ possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con una terapia per la tosse e il raffreddore. Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose interrompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato. In caso di funzione renale compromessa, il farmaco puo’ essere usato solo dopo consulto medico. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di eta’ inferiore ai 2 anni. Infatti la capacita’ di drenaggio del muco bronchiale e’ limitata in questa fascia d’eta’, a causa delle caratteristiche fisiologiche delle vie respiratorie. Essi non devono quindi essere usati nei bambini di eta’ inferiore ai 2 anni. Il farmaco sciroppo contiene glicerolo che puo’ causare mal di testa, disturbi gastrici e diarrea. Lo sciroppo contiene sorbitolo. Il sorbitolo puo’ avere, inoltre, un moderato effetto lassativo; il valore calorico del sorbitolo e’ di 2,6 kcal/g (5 ml di sciroppo contengono 1,2 g di sorbitolo, corrispondenti a 7,4 g per dose massima giornaliera raccomandata, 30 ml).
A seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni broncopolmonari e nella saliva risultano incrementate. Non sono state riportate interazioni con altri medicinali.
Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni anafilattiche incluso shock anafilattico, angioedema e altre reazioni di ipersensitivita’. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: rash, orticaria; non nota: prurito. Patologie del sistema nervoso. Comune: disgeusia. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, ipoestesia orale; non comune: vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, secchezza della bocca; rara: secchezza della gola. E’ stata segnalata anche pirosi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: ipoestesia faringea.
Ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Studi preclinici non hanno evidenziato effetti direttamente o indirettamente dannosi per la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. Nonostante gli studi preclinici e la vasta esperienza clinica non abbiano evidenziato alcun effetto dannoso per il feto dopo la ventottesima settimana di gestazione, si consiglia di adottare le normali precauzioni sull’assunzione di farmaci in gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre non e’ consigliata l’assunzione del medicinale. L’ambroxolo cloridrato viene escreto nel latte materno. Sebbene non siano previsti effetti indesiderati nei bambini allattati al seno, l’impiego del farmaco non e’ consigliato durante l’allattamento. Studi preclinici non hanno evidenziato effetti direttamente o indirettamente dannosi per la fertilita’.
Scadenza e conservazione
La data di scadenza indicata sulla confezione si riferisce al prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato.
Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione e/o nei casi ove previsto, attenersi alla validità espressa dopo la prima apertura della confezione.
Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
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